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giovedì 20 dicembre 2012

21 dicembre 2012 da Aso a Beppu

Foto seguono
A colazione ri-incontriamo gli spagnoli e brevemente anche Jeff che ci dice di dover ritornare alla base non riuscendo a prelevare soldi dal proprio conto. La nostra colazione all'ostello è con caffè, toast e uova bollite. Andiamo poi tranquillamente alla vicina stazione per prendere il treno delle 10, ma alla stazione ecco la sorpresa; il treno causa l'intensa pioggia degli scorsi giorni non circola, bisogna prendere il bus delle 12 per Bungo Taketa da dove possiamo poi procedere con il treno fino a Beppu passando per Oita . Ne approfitto delle due ore per scrivere il blog nel locale di attesa del centro turistico di Aso. Sul percorso con il bus vediamo in diversi punti i segni degli scoscendimenti che hanno coinvolto la linea ferroviaria. Poi dopo l'uscita dalla caldera la strada è tutta in discesa e la vegetazione varia diventando sempre piè esotica.Appena saliti sul treno per Beppu una gentile hostess ferroviaria ci propone di farci una foto ricordo con un medaglione che pubblicizza questa linea. In gran parte la ferrovia costeggia il mare e già prima di entrare a Beppu vediamo i segni termali del luogo con nubi di vapore che salgono verso il cielo. Beppu è infatti un centro termale con moltissime sorgenti sparse sul territorio circostante. Arrivati alla stazione di Beppu andiamo a sistemarci al Khaosan Hostel a poche centinaia di metri di distanza. Mentre Nadja, che è già stata a Beppo, ci attende all'ostello, mentre noi andiamo a fare un giro per scoprire le zone termalmente più attive. Alla stazione prendiamo un bus per salire verso la parte alta della città e mentre saliamo vediamo d'appertutto il vapore uscire addirittura dai tombini delle strade. Intanto il bus continua in suo percorso e noi non ci accorgiamo di aver oltrepassato la fermata dove avremmo dovuto scendere per visitare la zona dei parchi termali. Usciamo dal bus per poi ridiscendere verso la zona dove vediamo la maggior quantità di pennacchi di vapore. Lo spettacolo con la luce diffusa del sole è da Inferno di Dante, manca solo il calore. Difatti, malgrado il vapore che si vede d'appertutto la temperatura è rigida, saranno al massimo 5-8 gradi. Mentre sta già diventando notte, ed il parco sta chiudendo riusciamo ad entrare nel parco termale abusivamente dall'uscita, e vedere una parte con i vari pozzi colorati e ribollenti. Ci godiamo ancora per un po l'ambiente particolare di questo posto , prima di prendere un bus che dopo un lungo giro attorno alla città ci porta alla stazione da dove eravamo partiti. Andiamo poi con Nadja a cenare con specialità locali in un ristorante vicino alla stazione. Prima di andare a dormire facciamo rilassante un bagno caldo nella Onsen (bagno termale giapponese) dell'ostello.