Per oggi la
parola d'ordine è relaxing, dopo l'intensiva giornata di ieri ci
meritiamo oggi qui a Lovina una meritata giornata di distensione. Al
nostro tranquillo e confortevole Astina Guesthouse passiamo la giornata
fra la piscina, il ristorante e la nostra camera. Per me è
l'occasine per pianificare la prossima tappa del viaggio, il
Giappone. Cerco prima le info su come procurarci il Japan Rail Pass,
per visitare il Giappone in treno. Per questo ci colleghiamo con
skype con la figlia Nadja per coordinare le date ed i vari dettagli.
Trovo poi un'agenzia a Zurigo che ci venderebbe i RailPass onlne, ma
per nostra sorpresa e disappunto scopriamo che ci devono inviare il
Vaucher del Pass per posta, e loro lo inviano solo in Svizzer. Trovo
strano che si possono inviare gli e-ticket per i voli e le ferrovie
giapponesi non riescono ancora ad inviare gli “e-RailPass” e si
debba dipendere da un'invio postale. Continuando la ricerca scopriamo
poi l'inirizzo di un'agenzia a Dempasar che venderebbe sul posto.
Riceviamo poi la conferma telefonicamente, ma ecco un'altra sorpresa:
dobbiamo mostrare il ticket dell'uscita del Giappone. Questo ci
scoccia perché avremmo voluto essere liberi di uscire da dove e
quando vogliamo noi sul posto. Dobbiamo cosi riservare un passaggio
con un traghetto ben definito e per una data prestabilita. Cercando
intensamente i Internet scopro la compagnia che opera un collegamento
veloce fra Fukuoka e Pusan, ma ecco la seconda sorpresa: il sito per
la prenotazione seppure indicante che si può scegliere la lingua
inglese, dopo la pagina di introduzione è solo in giapponese. Provo
con un po di fantasia a immettere i dati, ma mi devo subito
rassegnare! Dobbiamo farci aiutare dalle conoscenze linguistiche
dalla figlia Nadja! Le passiamo tutti i dati e detto fatto, il giorno
dopo riceviamo per e-mail la conferma della prenotazione, le uniche
cose che riusciamo a leggere sono i nomi e le date. Segue poi la
stessa procedura per la prenotazione dell'albergo per la prima
settimana a Tokio. Terminiamo la giornata, che doveva essere di
relax, andando a cena con Raquel e Carlos, dopo aver riservato con
loro l'uscita di domani con il nostro consulente Putu che oramai ci
sta “perseguitando” da quando siamo arrivati qui. Per cena
avremmo voluto avere dei Read Snapper freschi alla griglia. Tanti
promettono di averli, ma quando chiediamo di farceli vedere, o sono
congelati o sono dei withe o black snapper. Alla fine terminiamo in
un ristorante con una bella vista dal secondo piano, ma con black al
posto dei read snapper. In un ristorante vicino ci viene promessi dei
read snapper freschi per domani sera.
Il secondo
giorno, subito dopo la colazione con un bus,
sul medesimo percoso dal quale siamo arrivati, andiamo verso il Parco
Nzaionale che comprende l'isola Menjangan. Qui dovremmo trovare un
paradiso per lo snorkeling e le immersioni. Arrivati sul posto
veniamo separati fra i due tipi di attività e imbarcati su delle
barche tipiche balinesiane per recarci sull'isola ed iniziare la
visita dei fondali corallini. Subito rimaniamo affascinati dalla
presenza di cosi tanti differenti tipi di pesci. Ve ne sono veramente
in grande quantità, di tutte le forme e grandezze e di tutti i
colori! Anche i coralli e la vita marina non sono male, ma sono i
pesci la vera attrazzione. Raquel è con noi a fare snorkeling,
mentre Carlos è con il gruppo che fa immersioni. Anche lui ci
conferma le nostre esperienze e ci dice di aver visto in profondità
anche pesci di notevoli dimensioni, probabilmente barracuda o tonni!
Dopo due immersioni torniamo stanchi a Lovina. Io che con poca
prudenzza avevo messo una crema solare debole la sera sento
bruciare la schiena; mi sono preso una bella bruciata dal sole! La
sera poi la solita sorpresa, che tanto sorpresa non è, anche stasera
i promessi read snapper non ci sono. Ci viene detto che non è la
stagione!. Chissà? Ci accontentiamo, si fa per dire, con degli
ottimi gamberoni giganti accompagnati da un vino bianco balinese
prodotto da Hatten. Si, effettivamente a Bali è stata introdotta ca.
20 anni fa da un olandese la vite e viene prodotto un buon vino bianco e rosè.
Il terzo
giorno a Lovina lo iniziamo alle 6, prima di colazione, uscendo
in barca per “caccia fotografica” ai delfini. Con Carlos (Raquel
rinuncia perché indisposta) partiamo con una delle tipiche
imbarcazioni dei pescatori locali, con le prime luci dell'alba. Il
cielo è quasi senza nubi e vediamo così il sole ad illuminare pian
piano le lunghe palme della spiaggia. Purtroppo però vediamo già
molte imbarcazioni piene di turisti (massimo se per barca) fuori del
mare, ma molte altre attendono la partenza. Ad un paio di km dalla
costa tutte si fermano e rimangono in attesa di avvistamento dei
delfini. Appena ne vengono avvistati subito le altre imbarcazioni
vicine si precipitano con i loro motori rombanti verso i poveri
delfini. Chissa che stress per loro che vengono qui per mangiare
tranquillamente e vengo cacciati da centinaia di turisti
disturbatori. Lo spettacolo, con così tante imbarcazioni, (ne
contiamo almeno una cinquantina) è un po' deprimente e lascia
perplessi! Chiediamo al nostro pescatore di stare un può fuori dalla
ressa delle barche, ed eccoci subito premiati: un gruppo di delfini
passa proprio molto vicini a noi. Il pescatore, quasi per scusarsi,
ci dice che non è sempre così, ma oggi sono arrivati molti turisti,
anche locali, da Kuta e dalle altre parti dell'isola ecc. ecc. Anche
lui non è contento della situazione e dice di impegnarsi per
migliorare la situazione, ma leggendo una guida di 10 anni fa mi
accorgo che già a quei tempi la situazione era la medesima. Dopo una
mezzoretta di questo poco edificante spettacolo chiediamo al nostro
pescatore di abbandonare la scena e ritornare a riva. Facciamo poi
colazione, salutiamo Raquel e Carlos, che partono per un tour ai
laghi di Begodul e Batur per poi ridiscendere sulla costa ad Amed.
Noi rimaniamo qui un giorno in più per sistemare gli ultimi dettagli
per il viaggio in Giappone. Poi facciamo un giro di ricognizione del
posto dove eravamo alloggiati tre anni fa, il Batu Kartika Bungalow.
Lo spazioso parco è un po trascurato ed i rifiuti non lo rendono
particolarmente attrattivo, ma nelle pozze d'acqua vi troviamo ancora
i varani che avevamo ammirato anni fa. Poi al ristorante ci facciamo
servire dei succhi di frutta e parliamo con il gestore che ci dice di
essere li da oltre venti anni. Veramente peccato che non sia meglio
curato, sarebbe un posto splendido così vicino alla spiaggia.
Terminiamo il nostro giro sulla spiaggia continuamente richiamati dai
venditori, hello mister .. how are you? continua a risuonarci nelle
orecchie. Con uno di questi venditori, dopo la solita contrattazione,
combiniamo il trasporto di domani fino ad Amed per 280KRp. Sarà il
suo cugino che ci preleverà alle 8.30 per il viaggio, qui sembra siano tutti parenti fra di loro!