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sabato 1 dicembre 2012

3 dicembre 2012, partenza per il Giappone

Foto seguono
Alle 3.30 la sveglia ci interrompe brutalmente il dolce sonno per segnalarci che fra poche ore ci attende il primo volo della giornata per Kuala Lumpur. Fatta la doccia e preso i bagagli, siamo pronti all'uscita dell'albergo per le 4 in punto. L'addetto alla ricezione deve prima svegliare l'autista che dorme in auto, per poi salutarci con un bel “salamat jalan” (arrivederci). A lui la sera prima avevamo lasciato le nostre magliette e gli altri indumenti che a noi non serviranno più. Lui ci dice che gli va bene tutto visto che ha una famiglia molto grande. Pioviggina e sulla strada verso l'aeroposto ci imbattiamo in vari gruppi di persone con bottiglie in mano ancora in giro a quest'orario. Arriviamo all'aeroporto in 20 min e subito passiamo al chech-in e le varie formalità doganali. L'aeroprto a quest'ora è come abbandonato e facciamo fatica a trovare i passaggi giusti fra una postazione e la prossima. La sorpresa è che dobbiamo pagar 150KRp a persona come tasse aeroportuali, tutti credono comprese nel volo, ma che però non lo sono! Solo con l'aiuto dei dollari che abbiamo con noi come riserva, che riusciamo a pagare la somma richiesta! Dopo i vari controlli riusciamo a farci servire un ottimo caffè Illj nell'unico ristorantino già aperto a quest'ora. Il volo n. QZ8391 Dempasar Kuala Lumpur con AirAsia, con un nuovo Airbus A320-200 parte ed arriva puntualissimo. E' un volo low-cost e tutto viene servito solo se ordinato in anticipo o a pagamento. Comunque il servizio è buono ed il volo tranquillo. Arriviamo a Kuala Lumpur con tempo nuvoloso. Il particolare strano di questo aeroporto è che non vi è una zona di transito, dobbiamo entrare formalmente in Malesia per poi qualche ora dopo uscire, intanto le pagine del passaporto continuano a ridursi vistosamente. All'aeroporto di KL passiamo le sei ore di attesa aggiornando il Blog, scambiando e-mail con Nadja per tenerla informata sull'arrivo del nostro volo, e per fare gli ultimi acquisti malesiani. Fatta ancora tutta la procedura del chek-in e dei controlli doganali riprendiamo il viaggio con il volo KL - Tokio n. D70522. Questa volta abbiamo un Airbus più grande, anche se più vecchiotto, un A330-300. Davanti a noi siedono una decina di giovani passeggeri del Brunei che si fanno notare per la loro allegria provocata dal consumo di alcoolici. Prima Wisky, poi birra, finché la hostess gli annuncia gentilmente uno stop alle forniture! Parlano molto bene l'inglese e ci dicono che lavorano per la Japan Bank e stando andando per lavoro una settimana a Tokio. Con la cena ci facciamo servire, a pagamento si intende, del vino rosso australiano. Il volo a parte qualche turbolenza momentanea procede tranquillamente ed arriviamo a Tokio-Haneda, alle 22,30 con addirittura una ora di anticipo sull'orario di arrivo previsto. 
Il capitano ci avverte prima dell'atterraggio che la temperatura è di soli 10 gradi e sta piovento leggermente. Al controllo dell'immigrazione dobbiamo lasciare le nostre impronte digitali e lasciarci scattare una foto. L'addetta ci chiede il biglietto per l'uscita, mostriamo la prenotazione del traghetto per la Corea, e qui vedendo la data del 27 dicembre, ci chiede perche vogliamo un visto di tre mesi? Un attimo di suspanse poi ci timbra lo stesso il visto per tre mesi!
All'uscita finalmente dopo quasi un anno abbracciamo fortemente la figlia Nadja. Poi con lei ci rechiamo per il primo pernottamento nella casa dove abita, nella zona di Govinda. Per arrivare li dobbiamo cambiare tre volte e dobbiamo affrettarci perche alle 0.30 la metropolitana termina il servizio.

1 - 2 dicembre 2012, a Legian, Bali sud

Foto seguono
Ci alziamo presto per fare la colazione servita comodamente davanti la nostra camera, per essere pronti all'appuntamento delle 8 con il nostro autista, ingaggiato ieri per 70KRp, per farci trasportare dall'altro lato della penisola, esattamente a Legian. Stranamente quando gli dico il nome dell'hotel, mi dice che non è dove gli avevo detto ieri, ma più lontano a Seminiak, e che .. evidentemente costa di più. Strano anche che ora parla cosi male l'inglese, mentre ieri lo parlava così bene! Lo faccio fermare per mostrargli la cartina dove è indicato la nostra destinazione. Sorry, sorry ... ho confuso il nome dell'hotel .. è la sua reazione! Poi non ci rivolge più la parola fino all'arrivo .. ci resta il dubbio che ieri ci abbia chiesto troppo poco!! Never mind, problema suo. Arrivati al Baliani Hotel, facciamo il check-in con il gentile addetto alla ricezione, ma quando gli chiedo di cambiare i buono per la colazione del giorno della nostra partenza, visto che lasceremo l'hotel alle 4 del mattino, con la colazione di oggi, diventa fiscale e ci dice chequesto non è standard!. Ma poi dopo una buona opera di convincimento ci concede di prendere un caffè davanti alla piscina. La nostra camera è spaziosa e, come ci dice in nostro accomapagnatore, appena rinnovata; niente male per il costo di appena 27 Fr. Per immergerci nel clima balneare della zona andiamo a fare un giro di ricognizione sulla spiaggia. E' ancora presto e vi sono pochi surfisti che guardano e controllano le onde. Qui una gran parte della spiaggia è marcata come non balneabile a causa della forte corrente di rientro. Ne abbiamo subito una dimostrazione vedendo una coppia anziana che cerca di addentrarsi cautamente bagnandosi i piedi. D'un colpo vediamo lei allungata sulla sabbia con lui che cerca di tirarla in piedi. Niente di grave ma lei, capita la lezione, prende le distanze dalle onde. Rientriamo poi nell zona del nostro alloggio per fermarci a pranzare al ristorante del Losari hotel, dove per la prima volta dopo Sumatra, troviamo il succo di avocado fresco. Veramente eccellente, tanto che ne prendiamo due a testa! Torniamo poi al nostro hotel per attendere la visita di Sandra Mirolo che abita e lavora a poca distanza da Legian. Conosciamo Sandra da quando faceva ginnastica con la figlia Nadja ad Ascona e grazie al padre Mario, ex compagno di lavoro alla Maggia Engineering, abbiamo mantenuto il contatto con lei . Ora vive da quasi tre anni qui a Bali ed è diventata, oltre ad una appassionata surfista, una quasi-perfetta balinese. Con lei andiamo in spiaggia a scambiarci le esperienze e bere un drink assieme. Discutiamo per diverso tempo prima di salutarla facendogli gli auguri e scrivere assieme una cartolina postale a Nadja. Passiamo poi il resto della serata gironzolando fra le stradine piene di negozi di Legian e Kuta. Zona che è letteralmente invasa dai giovani turisti australiani. Già Sandra ci aveva detto che ve ne sono molti per il fatto che tanti hanno finito gli studi e sono qui per festeggiare. Peccato che poi eccedono con gli alcoolici e poi combinano qualche casino di troppo. I negozi “turistici” sono per noi un'altra delusione! Vendono quasi tutti le stesse cose, e di qualità assai misera. Volevo prendermi un T-Shirt di ricordo ma non ho trovato niente di valido. Avrei potuto comperare le magliette di ogni squadra europea di calcio, o australiana di basket con nomi di Ronaldo, Messi, Iniesta ecc., ma nessuna un po' originale balinese. Ceniamo poi in un Warung (ristorante famigliare), della zona di Kuta, con un ottimo ed abbondante menù a base di pesce, gamberoni e calamari (cumi-cumi). Terminiamo la serata con un bagno rinfrescante nella piscina a pochi passi dalla nostra camera.
L'ultimo nostro giorno balinese, lo passiamo riposandoci e facendo gli ultimi acquisti di rito. Dopo la colazione ci sottoponiamo ad un massaggio baliese. Al medesimo ristorante di ieri ci facciamo servire dei buoni succhi di avocado ed un buon pasto balinese. Siamo qui perché posso usufruire di un buon collegamento Internet per fare i compiti amministrativi e aggiornare il blog. La sera, per non stancarci troppo, usciamo a cena in un ristorante delle vicinanze. Qui i facciamo servire quanto di meglio offre la cucina, anche per smaltire l'ultima riserva di Rupie che abbiamo con noi. Ritornati presto all'hotel, dove ci facciamo confermare il taxi per le quattro di mattina, prima di impacchettare e preparare tutto per la partenza di domani per Tokio.

30 novembre 2012, a Sanur

Foto seguono
 
Avvremmo voluto rilassarci dormendo più a lungo del solito ma il traffico delle moto ci sveglia già alle sei. Ne approfittiamo per farci fare nello studio appena sotto la nostra abitazione un massaggio balinese completo. Poi facciamo un giro fino in spiaggia. Sul cammino prenotiamo con un autista privato la prossima tappa per andare a Kuta o Legian. Su internet trovo poi un alloggio in un complesso balinese nella zona di Legian che offre le camere a metà prezzo, 30$/notte invece dei 60 normali. Faccio subito la prenotazione, anche per evitare di sprecare troppo tempo come capitato ieri all'arrivo a Sanur. Passiamo poi il resto della giornata vagabondando fra il centro e la spiaggia. In un ristorante preudo-italiano troviamo, fra le tante proposte eccentriche, una proposta gastronomica che ci incuriosisce assai: si tratta delle LASAGNE AL PORNO!! Non credo che sarebbe in linea con le regole mussulmane indonesiane. Alla sera ceniamo, questa volta con dei Read snapper veri e freschi, ma anche qui riescono a cuocerli troppo e farli diventare asciutti. Solo un'abbondante dose di limone li rende appettibili. In ogni modo i migliori trovati finora a Bali.