Considerata la
stagione rinunciamo di alzarci alle 4 del mattino per fotografate il Borobodur con l'alzarsi del sole. Siamo anche un po pigri, quindi
optiamo per fare l'abbondante colazione all'albergo, prima di entrare
verso le 7.30 a visitare il tempio. Il tempo è nuvoloso, con
qualche occhiata di sole, ciò che rende interessante cercare gli
angoli giusti per fotografare. Qui si potrebbe fotografare
all'infinito, solo i bassoriglievi con le scene della vita del Budda
sono più di 1'500, distribuiti sui tre piani della grande piramide
del tempio. Quello che qui fa impressione è la dimensione combinata
con la raffinatezza dei bassoriglievi. La parte superiore con lo
stupa principale ed vari “stupini” (piccoli stupa) atttorno, con in sottofondo il
verde della foresta attorno, creano un'ambiente magico. Capiamo come
il Borobodur in passato attraeva molti pellegrini buddisti
dall'intera Asia. Particolre interessante, gli stupa laterali
contengono una statua del Budda, mentre quelli principale più grande
è vuoto, simboleggia lo stato spirituale più alto, irragiungibile,
nmmeno per il Budda! Per chi è interessato alla storia del tempio può
visitare: http://it.wikipedia.org/wiki/Borobudur
All'interno del
tempio si incontrano molti studenti a gruppi che cercano di
ingaggiare i turisti per esercitare le loro conoscenze di inglese.
All'inizio è carino, ma poi anche in considerazione che loro sono in
tanti, i turisti pochi e le domande sempre le stesse, per noi diventa
noioso. Risolviamo il problema dicendo che l'inglese non è la nostra
lingua, se sono interessati possiamo esercitarci in italiano o
tedesco, allora scompaiono e ti lasciano in pace. Dopo un paio di ore
lasciamo ancora incantati (ma ben sudati) questo bel luogo per farci
la doccia, fatto il check-out ci incamminiamo per un paio di km per
prendere un bus per la stazione centrale di Yogya. Da qui prendiamo
il treno per la vicina città di Surakarta, comunemente chiamata
Solo. Sul treno conosciamo Raquel y Carlos una giovane coppia di
spagnoli di Pamplona che hanno anche loro la medesima destinazione. A
Solo arriviamo con quasi un'ora di ritardo sul tragitto di 1,5 ore,
ma era un treno regionale e doveva dare la precedenza a quelli
interregionali!! Appena scesi dal treno andiamo al servizio
informazioni per vedere quando parte il treno di domani per
Probolinggo, la nostra prossima destinazione. Il treno parte alle
8.30, ma sorpresa: non da questa stazione!! Solo ha tre stazioni
ferroviarie, noi siamo scesi in quella di mezzo, ma il nostro treno
di domani parte dalla stazione più a sud (Jebres) e non ci sono
treni fra le due stazioni. Dovremo quindi prendere un taxi, che ci
assicurano ci impiega solo 15 min e costa solo 15'000Rp. Per fortuna
vicino alla stazione che siamo scesi vi sono un paio di Hotel, Visto
che piove scegliamo il più vicino, il
Pose Inn che è nuovo (aperto 5 mesi fa) e ci fanno un prezzo
promozionale interessante. In serata facciamo poi, con Rachel e
Carlos, un lungo giro di ricognizione in città e ceniamo assieme in
un ristorante indonesiano. A parte il Kraton (Palazzo del Sultano),
che vediamo dall'esterno, Solo non presenta particolari attazzioni
turistiche. Nel passato Solo rivaleggiò a lungo con Yogya per la
predominanza culturale ed economica, ma ora è Yogya la capitale
indiscussa della regione centrale di Java.