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martedì 27 novembre 2012

22 novembre, avvicinamento al vulcano Kawah Ijen

Foto seguono
Al nostro albergo stamattina ci portano addirittura la colazione davanti alla camera, niente di speciale ma eccellente il sevizio.. Poi, dopo aver dedicato più di un'ora all'aggiornamento del blog mi metto in cammino per fare un giretto fotografico della zona. Già di mattina presto fa molto caldo e devo cercare l'ombra delle piante per non farmi bruciare dal sole. Noto subito che Probolinggo è relativamente pulita, almeno in confronto di come l'avevo in mente dalla nostra visita di tre anni fa. Anche il traffico, che mi ricordo caotico tre anni fa, scorre tranquillo ed ordinato. Al ritorno in albergo per la partenza, con sorpresa, devo constatare che i rientranti dall'escursione al Bromo, Raquel, Carlos e Stephan, giovane californiano rampante dalla zona della Napa Valley, sono più di un'ora in anticipo e pronti a partire. Caricati i bagagli sul veicolo a 8 posti si parte verso l'avvicinamento al Kawah Ijen. Il nostro autista ha un occhio menomato, pare però che ci vede bene … almeno questa è la nostra recondita speranza. Il lato positivo è che guida molto prudentemente! A nostra sorpresa il percorso segue la costa non in linea con ci aspettavamo. L'autista ci dice che il percorso è più lungo ma migliore e quindi più veloce. Dopo aver raggiunto la punta a sud di Java a Baniuwangi la strada si fa più stretta ed inizia a salire fra paesaggi stupendi con coni vulcanici da ogni parte. Peccato che una pioggerellina e la nebbia non permette di vedere tutto, ma il gioco di ombre ed il paesaggio compensano l'effetto negativo. Dopo essere ripartiti da un viewpoint Rachel e Carlos si accorgono preoccupati di aver dimenticato il loro sacco. L'autista ritorna sul posto, ed ecco subito tranquillizzati i nostri due compagni di viaggio. Attraversiamo diversi villaggi fra piantagioni di te, di cacao e di caffè prima di arrivare alla fattoria della piantagione di caffe di Catimor dove pernotteremo per poi partire da qui verso il vulcano Ijen. Bel posto tranquillo in altura (siamo sui 2'000mslm), la temperatura è gradevole. La fattoria data dal 1894, sembra quasi un museo. Le camere sono spartane ma in compenso abbiamo una bella piscina con jacuzzi. Dopo la cena facciamo un giro fra le case degli operai della fattoria. Molti bambini si avvicinano per chiederci le solite domande e farsi fotografare. Le case sono ben ordinate e ognuna ha davanti un orticello dove sono coltivati gli ortaggi di consumo quotidiano, melanzane, pomodori, cavoli, carote ecc. Facciamo poi gli ultimi preparativi per essere pronti a partire nel mezzo della notte.