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giovedì 20 dicembre 2012

18 dicembre 2012, a Nagasaki e ritorno a Fukuoka

Foto seguon
Oggi dedichiamo l'intera giornata alla visita di Nagasaki, altra città giapponese vittima del tragico passato nucleare. Noi la raggiungiamo con il treno regolare in un comodo viaggio di 2 ore. Questa non è una linea Shinkanzen, ma il paesaggio che attraversiamo con montagne, coste e isole è veramente stupendo. La temperatura è abbastanza fredda anche se a tratti splende il sole. Arrivati alla stazione prendiamo un Nagasaki-Pass per viaggiare con tutti i mezzi pubblici. Con il tram facciamo un giro della parte sud per poi andare a pranzare in un ristorante di Chinatown. Poi dopo aver visitato il Gloven Garden con vista sul mare dedichiamo il resto della giornata al museo e ai ricordi della seconda esplosione atomica. Qui a Nagasaki è stato perpretato, a mio avviso, un crimine contro l'umanità, dato che questa tragedia poteva essere veramente evitata! Non vi erano motivi, a parte quelli strategici militari, per impiegare, tre giorni dopo Hiroshima una simile arma di distruzione di massa. Il Giappone era distrutto e stava per capitolare, la Russia era entrata in guerra contro il Giappone per poter partecipare alla spartizione del “bottino di guerra”. Personalmente non vedo nessun motivo valido per giustificare il sacrificio di ancora 100'000 esseri umani, dopo la già tremenda tragedia di tre giorni prima a Hiroshima. Gli unici motivi che posso immaginarmi erano quelli di umiliare il Giappone e di avvertire i Sovietici della predominanza americana. La stessa strategia e attitudine che fu poi continuata con la guerra di Corea e la guerra fredda. Ci vollero poi due generazioni per capire che questa stategia non aveva senso e poteva portare solo verso il peggio del peggio! I vari trattati di non proliferazione e gli accordi di smantellamento di una parte degli arsenali accumulati sono un buon segno ma non basta. Come è mostrato bene nel museo della pace di Nagasaki, quello delle armi atomiche non è un pericolo scampato, sono ancora ca. 20'000 le testate nucleari (alcune 1'000 volte più potenti di quelle di Nagasaki) stazionate nei vari arsenali atomici. Lo smantellamento di questi ordigni è attualmente uno dei maggiori problemi con cui si trova confrontata l'umanità intera. Terminata la visita del museo facciamo un giro sulla grande piazza dedicata alla pace nel mondo, con innumerevoli statue dedicate alla pace donate da città, nazioni e da singoli artisti. Poi all'imbrunir arriva per noi l'ora di prendere il tram, ritornare alla stazione e rientrare con il treno  a Fukuoka. Anche oggi le temperature, malgrado il sole, sono state invernali. A Fukuoka ritroviamo Nadja all'hotel e con lei usciamo per fare un giro notturno e cenare nei pressi dell'albergo. Qui stasera fa molto freddo e tira un vento gelido, per cui rientriamo subito a prepararci per la partenza di domani.