Ci alziamo presto per fare colazione con quanto comperato ieri sera e
prepararci per la partenza. Prima di partire per la prossima
destiazione di Fukuoka, da solo vado a fare una visita mattutina
all'isola di Miyajima, Maggie rinuncia per non
stancare troppo la spalla dolorante. Questa isola è una delle maggiore e più
fotografate attrazioni turistiche dell'intero Giappone per il toori
(porta rossa) sull'acqua del mare. Il primo tratto di ca. 20' è in
treno poi con un traghetto, in ca. 15' si raggiunge il porto
dell'isola. Da qui a piedi in un'ora si possono vedere e visitare
tutte le attrazioni turistiche. Io arrivo abbastanza presto per cui
i turisti sono ancora pochi, ma quando rientro devo già cercare un
passaggio fra i vari gruppi di visitatori. Lo spettacolo con la
“porta rossa” ed il contrasto dell cielo e del mare blu è
bellissimo. Con il sorgere del sole dietro l'isola e il tempio in
primo piano creano un aspetto
fotografico particolare. Mi diverto a scattare foto da ogni
angolazione e con ogni soggetto in primo piano possibile. Poi il
rientro all'ostello a prendere i bagagli, e con Maggie che si è un
po ripresa al caldo dell'ostello, partiamo a piedi per la vicina
stazione a prendere lo Shinkanzen per destinazione Fukuoka. Sul
percorso del paesaggio c'è poco da vedere dato che la linea del
Shinkansen è quasi sempre nei tunnel. Stranamente l'accellerazione
del Shinkanzen mi fa spegnere il Laptop mentre stiamo viaggiando! La
citta, nostra destinazione odierna si chiama Fukuoka, mala la stazione
dove arriveremo si chiama Hakata, per cui a volte vi è un po di
confusione. Qui abbiamo l'appuntamento con Nadja al Guesthouse Spirit
of Aloha prenotato anticipatamente via internet. Arrivati li dopo una
laboriosa ricerca con cartine con le strade scritte solo in
giapponese, invece di Nadja troviamo un biglietto che ci dice di
chiamarla perché lei ci aspetta in un Starbucks delle vicinanze. Il
posto non ci ispira molto e anche l'impressione igienica, vedendo la
cucina e l'ambiente attorno non corrisponde agli standard visti
finora in Giappone. Quando arriva Nadja e ci conferma le nostre prime
impressioni, cerchiamo di trattare con il gerente e via telefono il
proprietario su cosa fare per annullare la prenotazione. Noi
proponiamo di rimanere e pagare una notte, mentre loro insistono per
farsi pagare anche la metà del giorno seguente. In fiine vista la
poca loro flessibilità e resoci conto che noi con la riservazione
avremmo perso solo il 10% (neanche 15 Fr,) decidiamo di salutarli e
andare a cercare un'altro posto. A poca distanza troviamo un hotel
della serie Mystays per stare la prima notte. Poi tramite internet
troveremo un'altro posto a poca distanza per un prezzo molto più
conveniente per le due notti successive. La sera facciamo con Nadja un
giro a piedi della zona costeggiando il fiume con le intense
illuminazioni commerciali-natalizie per poi finire in un ristorane
con che propone specialità Rahmen (una specie di zuppa con carne di
maiale, verdure e le grosse noodels di riso. Per i carnivori niente
male ma riuscire ad arrangiare un menù vegetariano per Maggie in un
ristorante che serve solo carne è stata una grande sfida!! Per
fortuna Nadja ci ha aiutato a spiegare le nostre particolari esigenze
al cuoco giapponese, che con grande piacere ha fatto una eccezione
culinaria.