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giovedì 20 dicembre 2012

20 dicembre 2012, da Kumamoto a Asu e visita Aso crater

Foto seguono
 
Anche stamattina partiamo presto dall'hotel per prendere il trenino di montagna (oggi niente Shinkanzen!) per spostarci al centro della regione del Kyushio per andare a visitare la zona vulcanica (Geo Park) del Monte Aso. Il trenino rosso è inizialmente veloce, ma poi quando si inizia a salire comincia a fare fatica in alcuni punti procede a zig zag invertendo la direzione di marcia. Fuori fa freddo e nei posti più esposti si vedono i prati coperti di brina, con i primi raggi del sole lo spettacolo è molto fotogenico. La salita che il treno deve fare è per arrivare al margine delle grande caldera dove si trova la pianura dell'Aso-Plateau, situata a circa 800m di altitudine. Si tratta, come dicono le guide, con un diametro di circa 20Km, di una delle più estese caldere al mondo. All'interno vi sono alcuni fra i vulcani più attivi del Giappone. L'entrata nella caldera con il lento trenino in discesa e con la luce fievole del sole è incantevole. Arriviamo alla stazione di Aso verso le 10.30, giusto in tempo per sistemarci all'ostello Aso-Base, fare la spesa per uno spuntino e partire con il primo bus per salire a visitare il vulcano Aso, la vera attrazzione del posto. Mentre aspettiamo un turista canadese appena rientrato dell'escursione ci dice che purtroppo non ha potuto salire fino al cratere del vulcano perché bloccato causa le esalazioni pericolose del vulcano. Ci dice che però il paesaggio è tanto bello che vale lo stesso la pena di fare l'escursione. Il viaggio tutto in salita dura una mezzora e presenta vari bei punti di osservazione, in particolare a Nadja piace, ma non solo a lei, la veduta sul quasi perfetto cono del vulcano Kome-Zuka che incontriamo a metà percorso. Arrivati alla stazione finale da dove già vediamo il fumo uscire dal vulcano e da dove parte la funivia per View Point del cratere, andiamo subito a vedere come sono le prospettive per salire in vetta. Con nostra grande sorpresa ecco l'annuncio che la salita al cratere è stata liberata e che quindi fra ca. 10 minuti possiamo salire. Oltre alla fortuna del bel tempo abbiamo anche quella che il vento ha girato direzione rendendo possibile la visita al punto di osservazione del cratere. Arrivati in cima, e fatto l'ultimo tratto a piedi, ecco presentarci davanti l'impressionante bocca aperta del vulcano. Sembra di vedere dentro la bocca del drago, non si vedono le fiamme, ma il volume di fumo e vapore che escono continuamente sono notevoli. Il flusso discontinuo ed il vento rendono lo spettacolo ancora più impressionante. Inizialmente siamo in pochi, ma poi iniziano ad arrivare le spedizioni intere di cinesi, coreani tutti a cercare il posto migliore per farsi fotografare. Dopo la nostra dimostrazione di pratica vulcanica, facciamo una lunga camminata in quello che viene chiamato il deserto nero. Una vasta zona dove si deposita la polvere e altri detriti del vulcano durante la eruzioni. La sabbiolina è così fine e la caduta così continua che, in questa vasta zona, non cresce neanche un filo di erba! Solo ai margini e in qualche zona protetta dal vento, fra il nero della sabbia cresce qualche modesto arbusto. Fatto questo interessante giro rientriamo alla fermata del bus che ci riporta al paese di Aso. Qui prendiamo possesso della nostra camera doppia, mentre Nadja si accontenta di un letto da sola nel dormitorio femminile. Il posto è nuovo e carino, ma essendo riscaldato solo con una stufa a legna la temperatura ambiente non è sempre confortevole. Noi ci riscaldiamo con una buona zuppa cucinata nella ben attrezzata cucina dell'ostello. Qui conosciamo una coppia di spagnoli con tre figli ancora giovani che stanno facendo un giro turistico nella zona. Sono in Giappone da un anno, lui lavora all'ambasciata spagnola di Tokyo, lei è casalinga e cura i bambini. I tre sono però molto tranquilli e passano il tempo giocando con l'i-pod. Lui dice che deve ringraziare molto Steve Jobs per aver inventato questo mezzo di intrattenimento. Poi vi è anche un marines americano (Jeff Redding > http://www.youtube.com/user/jjugglerredding ) di stanza vicino alla base americana di Sasebo vicino a Nagasaki. Ci stupisce dicendoci di essere rimasto scioccato visitando il museo dell'atomica a Nagasaki, ma lavora per l'esercito … ci sembra una grossa contraddizione. Ci stupisce ulteriormente dicendoci che fra un anno, a 45 anni!!, andrà in pensione nelle Filippine, dove dice di avere una figlia di madre filippina. Noi ceniamo con una minestra di pasta arricchita con uovo e calamari.