Facciamo
colazione in camera con i resti rimasti da Okinawa prima di partire
con la Subway per la stazione di Takadanobaba, dove abbiamo
l'appuntamento con Nadja, che stamattina dice di essersi svegliata
con un forte mal di schiena e di non aver potuto andare a scuola.
Dopo averla calorosamente salutata e preso assieme un caffè andiamo
con lei a visitare la zona di Shibuya per vedere la città dal 45simo
piano dall'osservatorio del palazzo municipale. Proprio da quel
palazzo che non abbiamo potuto salire la prima volta a causa del
terremoto. Purtroppo è un po nuvoloso e non si riesce a vedere il
monte Fushi, ma la vista sui grattacieli circostanti è grandiosa.
Facciamo poi un pranzo veloce per andare assieme a visitare il parco
di Yoyogi dove vediamo il con il notevole tempio shintoista di Meiji
Jingu ed assistiamo alle preghiere cerimonie davanti al tempio.
Facciamo poi un bel giro del parco sotto gli ultimi raggi di sole per
poi recarci al centro nevralgico di Shibuya, dove Nadya ci dice che a
quest'ora si può assistere al maggior assembramento di gente di
tutta Tokyo, e viste le proporzioni forse del mondo intero. Dall'alto
del punto di vista sopra lo Starbucks possiamo vedere e fotografare
la gente quando attraversa l'incrocio in un intreccio indescrivibile
di percorsi, infatti quando il semaforo diventa verde per i pedoni
tutto l'incrocio è a loro disposizione e le auto sono tutte ferme
per diversi minuti. Ci divertiamo a fotografare anche se le
condizioni di luce, dopo il tramonto, non sono tanto favorevoli. Poi
non ci resta che trovare nei paraggi un buon ristorante Sushi per
l'untima cena a Tokyo con Nadja. Troviamo un piccolo ma accogliente
ristorante Sushi vicino al centro di Shinjuku. Preso poi la subway
fino a Gotanda dove salutiamo Nadja per poi rientrare al nostro
hotel MyStay di Ueno per l'ultima notte a Tokyo.