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venerdì 16 novembre 2012

8 novembre, salamat jalan Sumatera, da Bukahueni a Bogor (Java)


Fatta la colazione ed impacchettato tutto ci mettiamo sulla strada in direzione Bukauheni per prendere un minibus verso il poro dei traghetti. Il primo che si ferma ci vuole quasi spingere a salire, ma quando gli dico di scrivermi il prezzo, scrive 350'000Rp, gli chiedo se è pazzo, mentre vedo la signora della ricezione a farmi grandi segni e a venire in nostro soccorso. Lei ci fa attendere un'altro il quale ci chiede 35'000, seppure sono tanti vedendo cosa pagheranno gli altri, accettiamo nostro malgrado con l'OK della signora soccorritrice  Sul minibus siamo schiacciati come sardine, in undici quando i posti sarebbero otto. La guida è oltremodo sportiva, finché sale vicino a me un passeggero con un vistoso stemma ufficiale al petto. Dopo un paio di manovre azzardato il mio vicino, che mi conferma di essere un poliziotto gli dice qualcosa con un tono ufficiale e da li via l'autista Schumacher si calma e guiderà normalmente. Alle 9.30 arriviamo al porto dei traghetti di Bukahueni, dove senza grandi formalità comperiamo i biglietti e saliamo sul traghetto. La traversata è confortevole e ci permette di muoverci su tutta la nave e fare foto da ogni angolo. Il tempo è bello e la temperatura, con il vento dal mare, abbastanza gradevole. Come dappertutto a Sumatra anche qui ognuno fa la gara a fotografarci e farsi riprendere. Chiedo se da dove siamo si può vedere il Vulcano Krakatoa ben famoso per la sua eruzione esplosiva si ca. 120 anni fa, ma mi viene risposto di no, dista ben 30 – 40Km e sarebbe nascosto da altre isole. La navigazione, attraverso l stretto dell Sonda, dura ca. due ore, ma poi ci fermiamo per mezz'ora per entrare nel porto. I traghetti partono ogni 30 minuti e creano una fila di 3 -4 imbarcazioni per ogni direzione. Sulla guida leggo che si vorrebbe costruire un ponte per collegare Sumatra Java, un po come il ponte sullo stretto di Messina, anche qui la zona è vulcanica e non mancano i pericoli sismici. I lavori avrebbero dovuto essere iniziati quest'anno, ma non si vede ancora nessun segno. Chiedo ad un marinaio del traghetto che parla un poco l'inglese, il quale mi fa capire di non saperne niente. Appena sbarcati sull'isola di Java ci cerchiamo un ristorantino per pranzare con un paio di piatti di cucina Padang. Sono ca le due quando partiamo con quello che dovrebbe essere il bus diretto a Bogor, dove ci simo dati appuntamento per domani con Nello Dell'Ambrogio. Il bus però, contrariamente alle nostre aspettative prende l'autostrada per Jakarta, e di li a poco eccoci incasinati nel traffico serale della circonvallazione di Jakarta. I vogliono un paio di ore a 20 – 30 all'ora per arrivare all'uscita verso Bogor. Cosi il viaggio che doveva durare 2 – 3 ore ne richiderà ben 6, per fortuna il bus era confortevole e poco affollato. Arrivati alla stazione dei bus di Bogor troviamo subito un alloggio che rispecchia le nostre esigenze, il Wisma Pakuan. Appena preso possesso dell'alloggio invio un SMS a Nello per informarlo dove venire a prelevarci domani a mezzogiorno. E' tardi, ma facciamo poi in tempo ad andare a cenare nell'elegante ristorante a fianco della nostra pensione. Dopo aver pagato, non siamo nemmeno usciti che si spengono tutte le luci ed il personale rimasto sale in motorino per tornare a casa. In generale in Indonesia si cena appena diventa notte (18 – 19) e poi appena tutti hanno terminato chiudono bottega!