La scusa per
venire qui a trovare Nello è di aiutarlo a verificare il tracking
che sta organizzando per l'anno prossimo fra maggio e ottobre. Per
questo che oggi e nei prossimi giorni con lui li passeremo seguendo
il programma dei primo 4 giorni di questo interessante tracking
indonesiano fra l'isola di Java, Bali e Lombok. Chi dovesse essere
interessato al programma ed alle varie date proposte può farlo
chiedendoglielo per mail all'indirizzo nello.dellambrogio@gmail.com.
Il primo giorno
“chez Nello” lo passiamo con un programma dedicato agli effetti
geologici di questa regione: prima la visita dell'ancora attivo
vucano Tangkuban Parahu e poi dei bagni termali “Alam Belerang”
di Ciater. Quindi dopo la colazione mezza continentale – mezza
indonesiana partiamo in auto con il fido autista Nur per raggiungere
il parco nazionale dove si trova il nostro vulcano del nome quasi
inpronunciabile. L viaggio di avvicinamento dura un paio di ore con
una magnifica parte finale con l'attraversamento di molto fotogeniche
risaie e piantagioni di tè. Con l'auto si sale praticamente fino
all'altezza del bordo del cratere (ca 2'100m), dal quale si può
oltre che sentirne l'odore solfureo vedere uscire vapore a soffi
discontinui di quello che è l'attuale uscita del vulcano nel fondo
del cratere. Il cratere contiene molto poca acqua dato che la
stagione delle pioggie non è ancora praticamente incominciata. Con
un “ranger” del parco facciamo una breve escursione sul bordo del
cratere. Il vulcano sotto i nostri piedi, malgardo abbia ora attività
ridotta, è ritenuto un vulcano potenzialmente pericoloso. L'ultima
sua eruzione data del 1983, ma gli esperti lo tengono sotto controllo
perche potrebbe svegliarsi da un momento all'altro.
Per info vedi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Tangkuban_Perahu
o http://www.volcanolive.com/tangkuban.html
Scendiamo
poi dal vulcano per andare a fare il bagno nelle piscine riscaldate
proprio dalle sorgenti termali della stessa montagna nel paese di
Ciater. Oltre ai bagni il luogo, sembra gestito ora da cinesi, è una
vera e propria Disneyland acquatica per grandi e piccoli. L'intera
vallata è riservata alle più diparate attivita e sembra che durante
i weekend è affollata da gente della cicina Bandung, ma anche da
Giacarta. Per fortuna le piscine termali sono tenute un po` in
disparte per cui del trambusto tutt'attorno non ce ne accorgiamo
neanche. Una prima vasca la temperatuta è di “accoglienti” 38 –
39 gradi, la seconda ne ha solo 2 in più, ma sembra quasi di cuocere
a fuoco lento. Si sera di non fare la fine della rana bollita! Nello
ne approfitta poi per fare un bel massaggio totale; dopo 45 min. di
“spremute e torchiature” e sembrava avesse fatto una maratona!
Dopo la visita alla parte più diversiva del parco rientriamo a
Malinping per una cena a base di ottimo pesce preparato con perizia
da Lilis. Con Nello il tema delle discussioni del dopo cena non
poteva essere altro che i preparativi del tracking dell'anno
prossimo. Tra le varie storie e avventure che poi Nello ci racconta,
vi è quella del suo mal-affare con il caffe. Con una persona del
posto aveva iniziato un'attività di compera e vendita di caffe
indonesiano. Dopo averne acquistato una prima partita (circa 500Kg)
l'affare si è sgonfiato con la sparizione del compagno d'affari,
finora introvabile. Nello si trova ora con un locale pieno di caffe
da vendere, ma sembra che qui a nessuno interessa perche gli
indonesiani preferiscono il caffe con lo zucchero già integrato
nella bustina. Se a qualcuno interessano 500Kg di buon caffe “Tipo
Arabica” di produzione indonesiana è invitato a rivolgersi a
Nello, nello.dell'ambrogio@gmail.com.
Il
secondo gorno passiamo visitando un lago artificiale con impianto
idroelettrico, la cui costruzione è stata iniziato dai russi,
all'epoca di Sukarno, e poi terminata da francoitaliani, nell'epoca
sucessiva. Il lago è molto ampio e svolge ora varie funzioni, quali
quella di riserva d'acqua per le risaie, per gli allevamenti di
pesci, per lo svago e per ultimo per la produzione di energia.
Diffatti vedendo la poca acqua che entrava nella condotta per la
centrale, non credo che la turbina sotto potesse girare! Terminata
la “visita tecnica” sotto un bel sole cocente ci spostiamo in
riva al lago per farci servire in un bel ristorante tradizionale
indonesiano una ottima grigliata di pesci. E' domenica e la zona è
affollata di gente che si diverte,fa pick-nick in riva al lago, ma
poi mentre mangiamo il cielo diventa nero, si sente un tuono e poi
arriva un'acquazzone tropicale con acqua a secchi. Si vede solo un
brulichio di gente da tutte le parti, ed in un attimo la spiaggia è
vuota. Incredibile con quale velocità la gente può sparire! Il
temporale dura poco, durante il ritorno a Malinping ritorna il sole.
Passando per Purwakarta cerco inutilmente di prelevare soldi da vari
ATM (Bancomat), non riesco a capire perche si rifiutano tutti di
sputare soldi .. il messaggio “ temporary unable to process your
request” non è che mi aiuta a capire dove sta il problema.
Speriamo che sia solo un problema locale! Per cena stasesa Lilis ci
ha preparato un buon Gado-Gado, piatto vegetariano con crema di
arachidi .. molto buono!. Peccato per Maggie che, causa i primi
sintomi di diarrea, è costretta ad accontentarsi di riso e banane.
Segue poi il briefing con Nello per la trasferta al mare di domani.
siccome noi poi continueremo per Yogyakarta in treno dobbiamo
prendere con noi tutti i bagagli.