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giovedì 25 ottobre 2012

25 - 27 ottobre, a Tuktuk sul Lago Toba

Ci alziamo alle 8 dopo una dormita olimpica di 14 ore per riprenderci dall'estenuante viaggio di ieri. Facciamo poi una quasi olimpica colazione con il pane della “German Bakery” di Annette, seguito da frutta tropicale e addirittura formaggio locale. Mentre stiamo poi per partire a fare un giro della penisola a piedi, Annette ci chiede se vogliamo un passaggio con la sua auto al paese vicino di Ambaita dove lei va al mercato a fare le compere. Ben volentieri accettiamo e la seguiamo a far visita a questo interessante mercato ben fornito di frutta, verdura e pesci locali.
Poi al ritorno a piedi ci imbattiamo in una parrucchiera locale di nome Ida (vedi foto a lato, mentre ci chiama dalla sua finestra) che mi propone un taglio di capelli. Con l'aiuto e la collaborazione di Maggie, per soli 2 Fr. mi trovo servito di barba e capelli! Continuiamo poi il giro della bella penisola di Tuktuk anche alla ricerca di un alloggio per un giorno supplementare,visto che da Annette non possiamo restare il weekend. Sul cammino verso la penisola dove si trova Tuktuk ci imbattiamo in un ristorantino con una gentile signora Batak che attira l'attenzione con la scritta Lichtenstein sulla maglietta, che ci serve quella che lei dice essere la birra Bintang più economica di Tuktuk. Nella parte più centrale del paese troviamo un alloggio per domani notte con accesso diretto al lago. Il posto si chiama Hariara Garden, è carino pulito e ci costa neanche la metà del Tabo Cottage, non è inclusa però la colazione e l'accesso Internet. Oggi malgrado siamo nella stagione delle piogge non ha piovuto, solo la sera qualche goccia mentre ceniamo al cottage dove siamo alloggiati. Cena con pesce della pelle nera del lago Toba alla griglia, molto sul bus da Dumai a Prapat, fa un giro di telefoni e riesce a capire che è stato ritrovato ma non si sa bene dove si trova. Decidiamo di attendere il giorno dopo per ritelefonare a e avere maggiori info. Facciamo poi a malinquore il checkout dal Tabo Cottage per spostarci al nuovo alloggio. Molto cortesemente Annette ci offre il trasporto con la sua auto, cosa che apprezziamo perché spostarci con i bagagli sotto il sole non è tanto avvincente. Nel pomeriggio partiamo per una lungapasseggiata di ca. 10Km fino al paese vicino di Tomok. I paesaggio attorno al lago sono molto belli e fotogenici. A Tomok aparte qualche tomba dei sovrani Batak, qualche tipica chiesa coloniale ed il mercato centrale non offre niente di particolare. Noi ci rinfreschiamo con una Bintag e ripartiamo per il ritorno. Dopo pochi km veniamo raggiunti da due giovani motociclsti, un malese ed un russo, che ci porteranno fino all'alloggio. Ceniamo poi all'affollato ristorante Jenni, dobbiamo aspettare a lungo ma ne vale la pena: il pesce che riceviamo è abbondante ed ottimo. Alcuni blackout di corrente mentre
facciamo la doccia ci aiutano ad animare la serata!
La buona connessione Internet mi permette di sistemare la configurazione del blog e a caricare non senza difficoltà le immagini. Con la velocità di trasmissione di queste latitudini caricare una foto anche di solo pochi Kb può essere un'impresa! L'importante è approfittarne quando si trova una connessione adeguata, non si sa mai quando si può trovare la prossima. Il secondo giorno dopo la colazione al Tabo Cottage, chiediamo alla gentile Annette se ci può aiutare a ritrovare il mio ricevitore GPS dimenticato. Per chi interessa di geologia e vulcanologia: il lago Toba (Damau Toba) con l'isola di Samosir , con 90 x 20Km e 500m di profondità, sono il più grande lago vulcanico esistente e sono il risultato di una gigantesca esplosione vulcanica capitata circa 100'000 anni fa. L'esplosione avrebbe oscurato l'intero pianeta e avrebbe provocato una mini era glaciale. Sembra sia stata il più grande evento vulcanico mai avvenuta sul nostro pianeta. Attorno al lago si insediato da alcuni millenni il pacifico ed amichevole popolo dei Batak, un tempo i più bellicosi di Sumatra e vennero attribuite loro anche pratica di cannibalismo rituale, Durante l'epoca della colonizzazione olandese vennero poi “civilizzati” e cristianizzati dai missionari protestanti e cattolici. Oggi sono ca. 6 mio i Toba-Batak che vivono fra i mussulmani del nord e quelli del sud di Sumatra. Oltre ai riti cristiani praticano però ancora i loro rituali animisti tradizionali. Cio che crea qualche preoccupazione per i missionari ancora attivi da queste parti.