
Ci alziamo alle 8
dopo una dormita olimpica di 14 ore per riprenderci dall'estenuante
viaggio di ieri. Facciamo poi una quasi olimpica colazione con il
pane della “German Bakery” di Annette, seguito da frutta
tropicale e addirittura formaggio locale. Mentre stiamo poi per
partire a fare un giro della penisola a piedi, Annette ci chiede se
vogliamo un passaggio con la sua auto al paese vicino di Ambaita dove
lei va al mercato a fare le compere. Ben volentieri accettiamo e la
seguiamo a far visita a questo interessante mercato ben fornito
di
frutta, verdura e pesci locali.

Poi al ritorno a piedi ci imbattiamo
in una parrucchiera locale di nome Ida (vedi foto a lato, mentre ci chiama dalla sua finestra) che mi propone un taglio di
capelli. Con l'aiuto e la collaborazione di Maggie, per soli 2 Fr. mi
trovo servito di barba e capelli! Continuiamo poi il giro della bella
penisola di Tuktuk anche alla ricerca di un alloggio per un giorno
supplementare,visto che da Annette non possiamo restare il weekend. Sul cammino verso la penisola dove si trova Tuktuk ci

imbattiamo in
un ristorantino con una gentile signora Batak che attira l'attenzione
con la scritta Lichtenstein sulla maglietta, che ci serve quella che lei
dice essere la birra Bintang più economica di Tuktuk. Nella parte
più centrale del paese troviamo un alloggio per domani notte con
accesso diretto al lago. Il posto si chiama Hariara Garden, è
carino pulito e ci costa neanche la metà del Tabo Cottage, non è
inclusa però la

colazione e l'accesso Internet. Oggi malgrado siamo
nella

stagione delle piogge non ha piovuto, solo la sera qualche
goccia mentre ceniamo al cottage dove siamo alloggiati. Cena con
pesce della pelle nera del lago Toba alla griglia, molto sul bus
da Dumai a Prapat, fa un giro di telefoni e riesce a capire che è
stato ritrovato ma non si sa bene dove si trova. Decidiamo di
attendere il giorno dopo per ritelefonare a e avere maggiori info.
Facciamo poi a malinquore il checkout dal Tabo Cottage per spostarci
al nuovo alloggio. Molto cortesemente Annette ci offre il trasporto
con la sua auto, cosa che apprezziamo perché spostarci con i bagagli
sotto il sole

non è tanto avvincente. Nel pomeriggio partiamo per
una lungapasseggiata di ca. 10Km fino al paese vicino di Tomok. I paesaggio attorno al lago sono molto belli e fotogenici. A Tomok
aparte qualche tomba dei sovrani Batak, qualche tipica chiesa
coloniale ed il mercato centrale non offre niente di particolare. Noi
ci rinfreschiamo con una Bintag e ripartiamo per il ritorno. Dopo
pochi km veniamo raggiunti da due giovani motociclsti, un malese ed
un russo, che ci porteranno fino all'alloggio. Ceniamo poi all'affollato
ristorante Jenni, dobbiamo

aspettare a lungo ma ne vale la pena: il
pesce che riceviamo è abbondante ed ottimo. Alcuni blackout di
corrente mentre
facciamo la doccia ci aiutano ad animare la serata!

La buona
connessione Internet mi permette di sistemare la configurazione del
blog e a caricare non senza difficoltà le immagini. Con la velocità
di trasmissione di queste latitudini caricare una foto anche di solo
pochi Kb può essere un'impresa! L'importante è approfittarne quando
si trova una connessione adeguata, non si sa mai quando si può
trovare la prossima. Il secondo giorno
dopo la colazione al Tabo Cottage, chiediamo alla gentile Annette se
ci può aiutare a ritrovare il
mio ricevitore GPS dimenticato. Per chi interessa
di geologia e vulcanologia: il lago Toba (Damau Toba) con l'isola di
Samosir , con 90 x 20Km e 500m di profondità, sono il più grande
lago vulcanico esistente e sono il risultato di una gigantesca
esplosione vulcanica capitata circa 100'000 anni fa. L'esplosione
avrebbe oscurato l'intero pianeta e avrebbe provocato una mini era
glaciale. Sembra sia stata il più grande evento vulcanico mai
avvenuta sul nostro pianeta.
Attorno al lago
si insediato da alcuni millenni il pacifico ed amichevole popolo dei
Batak, un tempo i più bellicosi di Sumatra e vennero attribuite loro
anche pratica di cannibalismo rituale, Durante l'epoca della
colonizzazione olandese vennero poi “civilizzati” e
cristianizzati dai missionari protestanti e cattolici. Oggi sono ca.
6 mio i Toba-Batak che vivono fra i mussulmani del nord e quelli del
sud di Sumatra. Oltre ai riti cristiani praticano però ancora i loro
rituali animisti tradizionali. Cio che crea qualche preoccupazione per i missionari ancora attivi da queste parti.