
Dopo
tre giorni a Singapore ci sentiamo acclimatizzati e pronti per
affrontare la prima trasferta e fare il salto in Indonesia. Colazione
in camera con pane e cioccolato portato con noi da casa. Dobbiamo
affrettarci a mangiarlo altrimenti a queste temperature, anche se è
quello nero, si squaglia. Prendiamo poi i nostri bagagli per prendere
il Metro fino all'Harborfront dove comperiamo sulla base delle
informazioni ricevute ieri, i biglietti del traghetto per Sekupang.
Tuttu va molto rapidamente, cosi che in neanche trenta minuti,
passati i controlli siamo già sul traghetto.
La mia sorpresa e
vederni già stampato automaticamente in foglietto per l'immigrazione
in Indonesia. In effetti scannerizzano i dati del passaporto e li
inseriscono sul foglio per l'immigrazione in Indonesia, devo solo
mettere la firma. Il viaggio in traghetto dura 45' e ci permette di
vedere la skyline di Singa, passare davanti all'isola-parco di
Sentosa, per poi incrociare moltissime navi di ogni tipo e
dimensione, in attesa di entrare nel gigantesco porto navale di
Singa. Riconosciamo il porto di Sekupang dal nostro precedente
viaggio, unica differenza che notiamo è la migliore organizzazione
degli sportelli dell'immigrazione. Prima ve n'era uno solo e
bisognava fare lunghe file sotto il cocente sole, ora si entra in una
hall con vari sportelli paralleli, tutto va molto veloce anche per il
fatto di avere già il visto d'entrata in Indonesia sul passaporto.
All'uscita veniamo "aggrediti" dai taxisti che con "texi
mister" ci prendono d'assalto per portarci in centro a Nagoya
dove si trovano la maggior parte degli alloggi e dei negozi. Prima
però ci informiamo sulle partenze dei traghetti per domani verso
Dumai. Vi sono due compagnie che partono ca. alle 7 - 8 di mattina.
Scartiamo la Dumai Express perché due anni fa aveva avuto un
affondamento con vari passeggeri morti. Anche se a pensare bene
dovrebbe essere adesso la più sicura! Cosi ci rimane la Dumai Line
che ci sembra anche dallo sportello dare più affidamento. Ci
aggreghiamo poi ad un taxista che parla bene l'inglese per farci
portare fino all'albergo Bahari, dove avevamo già alloggiato tre
anni fa, in centro a Nagoya.
Riconosciamo subito l'albergo ma quando
ci facciamo mostrare una camera vediamo subito che gli anni sono
passati ma di manutenzione ne è stata fatta ben poca, nella camera
che ci assegnano i rubinetti perdono, tutto è umido ed il bagno è
mezzo allagato. Chiediamo un'altra camera ma, probabilmente
nell'imbarazzo che potrebbe essere peggiore, ci dicono che è
l'unica per noi. Lasciamo il bagaglio non tanto convinti e facendo il
giro del quartiere entriamo in un albergo enorme e lussuoso per
chiedere la cartina della città. Per curiosità chiediamo il prezzo
di una camera, ci dicono 800'000 Rupie (ca. 80 Fr) oggi ci farebbero
il prezzo speciale di 55 Fr, con colazione e wifi internet incluso.



In
albergo ne approfitto di intenet (addirittura via cavo!) per
aggionarmi con le e-mail con il nuovo Blog del viaggio.