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domenica 21 ottobre 2012

21 ottobre Da Singapore a Batam (Indonesia)


Dopo tre giorni a Singapore ci sentiamo acclimatizzati e pronti per affrontare la prima trasferta e fare il salto in Indonesia. Colazione in camera con pane e cioccolato portato con noi da casa. Dobbiamo affrettarci a mangiarlo altrimenti a queste temperature, anche se è quello nero, si squaglia. Prendiamo poi i nostri bagagli per prendere il Metro fino all'Harborfront dove comperiamo sulla base delle informazioni ricevute ieri, i biglietti del traghetto per Sekupang. Tuttu va molto rapidamente, cosi che in neanche trenta minuti, passati i controlli siamo già sul traghetto.
La mia sorpresa e vederni già stampato automaticamente in foglietto per l'immigrazione in Indonesia. In effetti scannerizzano i dati del passaporto e li inseriscono sul foglio per l'immigrazione in Indonesia, devo solo mettere la firma. Il viaggio in traghetto dura 45' e ci permette di vedere la skyline di Singa, passare davanti all'isola-parco di Sentosa, per poi incrociare moltissime navi di ogni tipo e dimensione, in attesa di entrare nel gigantesco porto navale di Singa. Riconosciamo il porto di Sekupang dal nostro precedente viaggio, unica differenza che notiamo è la migliore organizzazione degli sportelli dell'immigrazione. Prima ve n'era uno solo e bisognava fare lunghe file sotto il cocente sole, ora si entra in una hall con vari sportelli paralleli, tutto va molto veloce anche per il fatto di avere già il visto d'entrata in Indonesia sul passaporto. All'uscita veniamo "aggrediti" dai taxisti che con "texi mister" ci prendono d'assalto per portarci in centro a Nagoya dove si trovano la maggior parte degli alloggi e dei negozi. Prima però ci informiamo sulle partenze dei traghetti per domani verso Dumai. Vi sono due compagnie che partono ca. alle 7 - 8 di mattina. Scartiamo la Dumai Express perché due anni fa aveva avuto un affondamento con vari passeggeri morti. Anche se a pensare bene dovrebbe essere adesso la più sicura! Cosi ci rimane la Dumai Line che ci sembra anche dallo sportello dare più affidamento. Ci aggreghiamo poi ad un taxista che parla bene l'inglese per farci portare fino all'albergo Bahari, dove avevamo già alloggiato tre anni fa, in centro a Nagoya. Riconosciamo subito l'albergo ma quando ci facciamo mostrare una camera vediamo subito che gli anni sono passati ma di manutenzione ne è stata fatta ben poca, nella camera che ci assegnano i rubinetti perdono, tutto è umido ed il bagno è mezzo allagato. Chiediamo un'altra camera ma, probabilmente nell'imbarazzo che potrebbe essere peggiore, ci dicono che è l'unica per noi. Lasciamo il bagaglio non tanto convinti e facendo il giro del quartiere entriamo in un albergo enorme e lussuoso per chiedere la cartina della città. Per curiosità chiediamo il prezzo di una camera, ci dicono 800'000 Rupie (ca. 80 Fr) oggi ci farebbero il prezzo speciale di 55 Fr, con colazione e wifi internet incluso. 
Accettiamo e traslochiamo subito i bagagli sotto la solita pioggia pomeridiana. La sera, terminata la pioggia, facciamo un giro per poi cenare indonesiano in un ristorantino del grande centro commerciale di Nagoya-Hill. Poi facciamo un prelevamento di rupie da un ATM-Bancomat e diventiamo d'un colpo milionari! In Rupie naturalmente facile, un milione sono ca. 100 CHF. Ci troviamo così con un plico di venti banconote di 50'000 Rupie. Prima di rientrare in camera facciamo una puntata in un Pub per prenderci una birra, quella che non abbiamo potuto avere al ristorante, perché mussulmano!
In albergo ne approfitto di intenet (addirittura via cavo!) per aggionarmi con le e-mail con il nuovo Blog del viaggio.