La colazione al
cordillera-Inn e un po' modesta, niente in confronto a quella di ieri al Vigan Plaza,
ma anche il prezzo del pernottamento è la meta .. per cui non si può avere tutto!. Comunque la camera è
bella, spaziosa e pulita; per il prezzo di neanche 30Fr, non possiamo
dire niente. Mentre usciamo dall'hotel dopo il check-in sentiamo il
suono di un banda e vediamo passare via davanti a noi un funerale,
con una bara bianca caricata sopra un calesse.
Non è il massimo
degli auspici per l'inizio della giornata, ma ci dicono che per
evitare il caldo del pomeriggio i funerali li fanno già al mattino
presto. Altri paesi altre usanze ...
si può proprio dire! Passato
l'evento funesto prendiamo in tricycle e ci facciamo portare alla
stazione terminale dei bus della compagnia Partas, che fa il servizio
per Laoan, tappa della nostra odierna giornata. Sono solo 2 ore di
bus su una ottima strada costiera. Il paesaggio è molto variato con
piantagioni di riso, di cui poche sono verdi, delle piantagioni di
tabacco e mais. La maggior parte delle risaie sono secche in attesa
delle piogge di primavera. Ogni tanto il rigagnoli dei fiumi che
scendono dalla cordillera ci indicano che da tempo qui non ha più
piovuto. Passando fra i diversi paesi costieri notiamo la forte
religiosità della popolazione, vediamo molte chiese cattoliche,
riformate, indipendenti, evangeliche, pentecostali e molte altre
ancora. Nelle zone agricole vediamo insegne di cooperative agricole
legate a una o l'altra delle religioni citate avanti. A mezzogiorno
e trenta arriviamo puntuali alla stazione dei bus di Loang, da dove
dobbiamo
ritornare verso il centro della città con un tricycle ..
oramai ci siamo abituati. Maggie e le valigie sistemati nella cabina
laterale, mentre io mi siedo sulla moto dietro l'autista. Al primo
momento eravamo scettici e ci sembravano pericolosi, ma costatando
che tutti guidano molto prudentemente ci siamo un po'
tranquillizzati. Ritornati al centro, sulla spaziosa Piazza Aurora,
visitiamo per prima l'ufficio turistico regionale per farci dare le
info per i prossimi spostamenti, ma il particolare per farci indicare
dove si trova l'ufficio dell'immigrazione per prolungare il nostro
permesso di permanenza nelle Filippine. La signora Lily, molto
gentilmente ci da tutte le indicazione richieste e ci consiglia pure
un hotel per pernottare a Loang. Arrivati poi all'Immigration
Office, un posto un po tetro e buio (la costruzione è datata dal
1932) ci fanno, prima fare le fotocopie del passaporto in un ufficio
al piano di sotto, pagare 3'030 pesos a testa e dicendoci poi di
passare prima delle cinque a ritirare i documenti. Nel frattempo
facciamo il check-in al Isabel Suite (1'400 pesos con
colazione
inclusa), non lontano dal centro ed abbastanza tranquillo.
Ritorniamo poi a piedi fino all'ufficio dell'Immigration, dove in
poco tempo riceviamo i passaporti con il prolungamento del visto di
permanenza fino al 4 marzo. Continuiamo la nostra passeggiata
costeggiando il fiume fino al grande ponte che porta tutto il
traffico da sud in centro città. Il problema di queste città è
proprio quello di non avere delle circonvallazioni per cui tutto il
traffico va ad intasare i centri! Visitiamo poi la cattedrale di San
William, una delle più grandi delle Filippine, e l'adiacente Sinking
Bell Tower, un campanile costruito su terreno instabile sicché la
torre stà lentamente sprofondando nel terreno. Facciamo poi la spesa
in un centro commerciale recentemente aperto, qui si trova di tutto
ma i prezzi non sembrano adeguati per i locali dato che nel negozio
vediamo più personale che clienti. Per noi una ottima occasione per
comperare una papaja, dei mangostani e altra frutta esotica. Finiamo
poi per cenare in un fast-food nelle vicinanze dell'hotel, prima di
ritirarci in camera. Oggi ho sofferto, oltre che del raffreddore
anche di una fastidiosa lacrimazione di un occhio. Malgrado le gocce
che Maggie continua a mettermi l'occhio mi crea prurito e continua a
lacrimare, sarà anche questo un'effetto delle correnti d'aria o
degli impianti ad aria condizionata.



