Dopo la buona
colazione al nostro resort arriva il momento di lasciare questo bel
posto, lo, facciamo con una trasferta in uno dei posti
turistico-storico più conosciuti delle Filippine: la città di
Vigan patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Preso alle 9.30 il bus
della compagnia Partas al volo davanti al nostro Surf Resort. Il
viaggio segue praticamente tutta la costa su strada asfaltata ma a
tratti un po ruvida e traballante, tanto che Maggie si lamenta per
sentire il dolore alla spalla che da tempo non notava più! Oltre
questo, durante il viaggio sul bus dobbiamo subirci un film di guerra
con sparatorie continue, tanto che sul traballante bus sembra di
essere sul fronte della battaglia. Questa è anche un'abitudine
filippina che ci dovremmo abituare, quella di mostrare film o far
ascoltare la musica a tutta potenza sui bus di linea. A loro non
disturba, anzi sembra funzioni da sonnifero, visto che riescono
addirittura a dormire sotto gli altoparlanti. Noi per sfuggire un po
al becibel eccessisi ci rifugiamo in fondo al bus, ma poi ci dobbiamo
assorbire gli scossoni ed i traballamenti. Arriviamo a Vigan, circa
alle 13, e ci viene concesso straordinariamente di scendere al volo
proprio al centro vicino alla piazza Burgos, dove abbiamo riservato
l'hotel. Il tempo anche oggi e splendido e la temperatura oltre i 30
gradi. Intanto a causa degli sbalzi di temperatura con i locali
condizionati è da tre giorni che mi sto curando il raffreddore.
All'hotel Vigan Plaza, riservato via internet con la riduzione del
50% del prezzo, ci sistemano in una “camera superior delux” per
nemmeno 75Fr. La camera è in stile coloniale spagnolo-messicano,
ampia, pulita e ben curata. Niente da dire, per una notte vivremo
l'ambiente della Vigan del 15simo secolo, quando era uno dei più
fiorenti avanposti dell'impero spagnolo in oriente. Vivere in questo
hotel sembra di vivere all'interno di un museo dell'epoca coloniale.
Arrivando da fuori sembra di essere catapultato indietro nella storia
di almeno 500 anni; grazie al sostegno dell'Unesco un patrimonio
storico di inestimabile valore valore. Il centro storico è ben
restaurato, anche se vi è ancora molto da fare, l'ambiente ricreato
è unico. Specialmente l'aver reso libere dal traffico la Plaza
Burgos e la via Crisologo, una rarità per le Filippine, ha
contribuito a darle un fascino storico ineguagliabile. Noi appena
arrivati e ancora incantati da quanto vediamo attorno ci infiliamo
nel ristorante tipico e storico per eccellenza di Vigan, il Caffè
Leona Florentina dove ci facciamo servire un ottimo pranzo con specialità
locali, per me il Bagnet (a base di carne di maiale arrostita) e per
Maggie un milkfisch alla griglia con verdure esotiche. Poi per
coronare la giornata facciamo un giro con un Kalesa (un calesse
trainato da un cavallo), con il quale facciamo un tour della città
con visita alla Saint Augustin Church e la precaria torre Ang
Panday, del museo della famiglia Quirino, di cui Elpidio Quirino fu
presidente delle Filippine, ed il Museo Crisologo, particolarmentte
ben fornito di reperti dell'epoca. Alla sera, un po stanchi dopo aver
gironzolato per le varie Calles e Avenidas di Vigan, andiamo a cenare
al “Irene's empadadas”, per degustare le famose empanadas di
Vigan. Purtroppo, specialmente per Maggie che ha ricevuto una
empanada vegetariana non speciale, una delusione! Dopo una birra San
Miguel presa sulla Plaza Burgos andiamo dormire … come cinque
secoli fa al nostro Vigan Plaza.