Stamattina, dopo
una settimana lasciamo Tokyo definivamente Tokyo per la prima tappa
verso sud. Per cercare di evitare di imbatterci nell'orario di punta
della subway con i nostri ingombranti bagagli, partiamo con comodo
facendo l'ultima colazione al ristorante ChocoCro vicino al nostro
alloggio. Non riusciamo però completamente nell'intento, per
cui ci troviamo a battagliare per il posto nella sovraffollata Subway
da Kameido fino alla stazione centrale di Tokyo. In breve tempo e
senza problemi inizializziamo il nostro Japan Rail Pass (JRP). Fatta
poi la prenotazione del posto prendiamo lo Shinkanzen
Kodama 643 che in 1.5 ore ci porta fino a Odawara. Da qui,
dopo aver preso il conveniente “Hakone Pass” che ci permette di
usare tutti mezzi di trasporto della regione per due giorni per soli
20 Fr, procediamo in bus fino a Tonazawa, dove facciamo il check-in
all'hotel “Quatre Saison” prenotato via internet i giorno prima.
Poi partiamo con il trenino rosso per la prima tappa del percorso
fino al villaggio di montagna di Gora, tanto che qui troviamo il Sant
Moritz Caffe e addirittura la pubblicità dell'ene turistico
svizzero. Un'abbinamento abbastanza kitch! Noi facciamo un
piccolo rifornimento di viveri per poi continuare con, prima una
funivia che ci porta in cima alla montagna che sovrasta Gora e poi
con un'altra in discesa fino al lago Ashino-ko, da dove con un
battello arriviamo all'altro all'altro capo del lago. Dal punto più
alto dell'escursione, sul monte Soun-zan (1'150m/sldm) abbiamo la
prima fantastica vista sul Fujiama e verso il lago sottostante. Qui
facciamo un giro ammirando il paesaggio e il cratere di un vulcano
ancora attivo. Per riscaldarci dal freddo e dal vento pungente
comperiamo delle patate dolci riscaldate alla griglia. Vedendo il
tipo, poco giapponese e scuro di pelle, gli chiede di dove è; mi
risponde sorridendo dalle Maledive. Gli chiedo: ma cosa fai con qui
con questo freddo? Guadagno qualche yen e imparo il giapponese, è
la sua risposta. Intanto mentre discendiamo verso il lago il Fuji
comincia a incapucciarsi di nubi fino a sparire del tutto. Ritornati
aa terra dopo la crociera turistica di ca. 40' cerchiamo inutilmente
un caffè per riscaldarci, ma tutti ristoranti della zona sono
stranamente chiusi. Prendiamo allora il bus per rientrare al nostro
Hotel a Tonozawa. Qui siamo in un canyon stretto senza grande vista,
ma in compenso nell'albergo abbiamo un Onsen (Bagno termale) che
possiamo usare a volontà. Sfruttiamo quindi l'occasione per
riscaldarci e riprenderci delle fatiche della intensa giornata.
Intanto Maggie comincia a lamentare un dolore alla spalla destra.
Spero che il bagno gli abbia fatto bene! Per la cena, dato che non
avevamo prenotato, dobbiamo andare nel vicino bar dove gentilmente ci
servono delle ottime omelette giapponesi.