Stamattina alle 8
veniamo svegliati dalla colazione che ci viene portata in camera.
Riceviamo una colazione modesta che però arricchita da avocado,
mango e mangosteen, comperati ieri sera al mercato della frutta, è
diventata ricca ed abbondante. Usciamo poi per trovare un trasporto
per andare a fare l'escursione al lago Taal ed al vulcano situato su
un'isola davanti a Talisay. Davanti alla nostra residenza troviamo
Bong, il nostro tricyclista di ieri che ci aspetta per portarci in
giro con il suo mezzo. Mentre stiamo salendo a bordo ci accorgiamo
che il tricycle è abbstanza scomodo avendo un panchina di legno con
una immbottitura millimetrica.
Visto che il viaggio sarà in di ca 40
minuti ci facciamo qualche preoccupazione per la nostra povera schiena.
Per nostra fortuna la strada, che è piena di curve e tutta in
discesa, è in buone condizioni. La vista dal margine del cratere
verso il lago Taal con l'isola vulcanica e vari altri coni vulcanici
tutt'attorno è magnifica. Anche oggi il tempo ci è favorevole e la
temperatura, a questa altezza, molto gradevole. Arrivati a Talisay il
nostro Bong ci porta al posto di imbarco per il trasbordo in barca
verso l'isola vulcanica di Taal. Qui paghiamo i 1'500P per il
trasbordo in banka (non è un errore di scrittura, ma barca in
lingua filippina). Il prezzo è perl'intera banka con sette
passeggeri, non abbiamo compagni di viaggio per cui paghiamo per
sette. In circa 20 minuti di attraversata dell'ondulato lago Taal
arriviamo sull'isola da dove, pagata l'entrata di 50P a persona,
partiamo per una camminata in salita verso il bordo del cratere del
vulcano Taal. La salita è un po inpervia e polverosa per via della
sabbia fine e per i tanti cavalli e asini che trasportano i turisti.
Intanto i furboni filippini, grazie ai cavalli e alla polvere, hanno
trovato la possibilità di creare un nuovo business. Quello di
vendere le mascherine di protezine contro la polvere. Il risultato lo
si vede però ai margini del sentiero, con i resti delle mascherine
disseminati dappertutto. Mentre saliamo conosciamo un californiano di
origine svizzere con la sua compagna che ci dicono di essere qui per
contrattare l'acquisto di noci di cocco per produrre una bevanda. Ci
dice che il business va molto bene e stanno pensando di proporla
anche in altri paesi. Raggiunto il margine del cratere ci si presenta
lo spettacolo del lago azzurro attorniato dall cratere e con il lago
Taal tutto attorno. Dalla guida leggo che il vulcano è ancora attivo
e che tutt'attorno vi sono una 40ina di crateri attivi! Secondo i
geologi la zona, a causa delle attività passate e sempre in coso, è
una delle più a rischio di eruzione di tutta la terra. Su cammino e
dal margine del cratere intravediamo vari punti da dove esce il
vapore solfureo dal sottosuolo. Ritorniamo poi al villaggio
sottostante da dove riprendiamo la nostra imbarcazione per rientrare
a Talisay dove ci attende il nostro autista Bong. Appena saliti in
barca ci vengono chiesti 15P per aver usato la loro rudimentale
passerella per salire in barca. Protesto per il fatto che ci era
stato assicurato che non vi erano altre spese. Ogni tanto ci sembra
proprio di essere presi per i soliti polli da spennare. Al ritorno
a Talisay Bong insiste per farci mangiare al ristorante ove si era
fermato ad attenderci. Quando vediamo la carta del menù con i prezzi
supersalati, almeno il doppio di quanto si paga regolarmente, diciamo
a Bong che vorremo fare un giro della bella zona dove ci troviamo.
Lui insiste dicendo che non vi sono altri ristoranti aperti nelle
vicinanze. Fatti appena 100m ci imbattiamo nel Villa Khrislalene che
propone dei menù a prezzi onestissimi. L'unico inconveniente è che
ci fanno attendere a lungo, ma il menù a base di pesce del lago Taal
è buono ed abbondante. Al nostro ritorno invece do Bong troviamo un
suo collega che dice di essere stato incaricato da Bong a portarci
indietro a Tagaitay. Rientrati con qualche peripezia in tricycle al
nostro Jessar Homstay mi accorgo di non avere più con me il mio fido
LapTop. Dopo un'attimo si panico mi rendo conto che può essere
rimasto solo al Villa Khristalene dove lo avevo collegato alla rete
elettrica per caricarlo. Prendo subito un tricycle al volo sulla
strada per farmi portare al Khristalene a cercare il LapTop. Quando
arrivo, grande soddisfazione trovando il LapTop allo stesso posto
dove lo avevo lasciato!! Per festeggiare andiamo poi a cenare in un
ristorante moderno ed in stile western dove oltre la ottima cena
riceviamo anche un eccellente caffè. Il dessert lo prendiamo in
camera con la frutta (ananas, mango, papaya e banane) comperata
al vicino mercato.